VÌRE ’N BRÓDO DE
GIÙGGELE
(Essere
contenti al massimo). È un modo di dire molto antico che nella forma originaria
era vìre ’n bródo de sùccele. Succiole
è il termine toscano con cui vengono chiamate la castagne lessate. Il passaggio
da sùccele a giùggele sembra sia avvenuto nel XVIII° secolo ed è forse dovuto al
fatto che le parole hanno suoni simili e che le drupe del giuggiolo sono molto
dolci poiché sono ricche di zucchero. Vìre
= andare. Nell’aretino del passato esistevano vìre, gìre, ìre. Delle tre forme solo ìre è attualmente in uso. De =
tipica preposizione aretina per di. Giùggele
= in aretino il dittongo italiano e toscano io postonico, soprattutto se
preceduto da consonante doppia, passa a e
chiusa. Es: nocciolo > nòccelo.
Pron. viré ’n bródó dé giuggélé.
Nessun commento:
Posta un commento