MÒRTUS ÈSTE,
SPÉNT’ I LÙMI, PÀSSA L’ÀCQUA SÓTT’I FIÙMI
(È
morto, ha chiuso gli occhi, l’acqua continua a
scorrere sui fiumi). È un
misto di aretino e latino aretinizzato. Si dice in occasione di un decesso a
significare che il morto è morto, ma la vita continua per i vivi. Mòrtus èste = mortus est, cioè è morto. Èste = l’aretino non ammette parole che
terminano per consonante, perciò, quando entrano parole straniere che
terminano per consonante, vengono modificate o togliendo la consonate o le
conso- nanti finali o aggiungendo una vocale paragogica, di solito una o o una e e i questo caso si raddoppia la consonante finale.
Es: naylon > nàilo, phon > fòno, gas > gàsse. Lùmi = è sempre
preferito a luci. Sótt’i =
concrezione di sotto ai. Pron mòrtus èsté, spént’i lumi, passa l’akkua sótt’i
fiumi.
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