O UN LO VÉDI
COM’È ARDÓTTO, PARÍNO, RÈGGE L’ÁNNEMA CO’ DÈNTI
(Non vedi come è
ridotto, poveretto, regge l’anima con i denti). È una frase con cui si
commisera chi, pur trovandosi in una situazione di pessime condizioni
fisiche, per incidente, per malattia o altri motivi, cerca con tutte le sue
forze di rimanere attaccato alla vita. Un
= tipica negazione aretina per non. Ardótto
= ridotto. In aretino il prefisso iterativo è ar invece di ri. È tipico delle forme verbali ed è presente anche
in ardótto in quanto participio, anche
se in questo caso assume funzione aggettivale. Parìno = poverino, poveretto. È il diminutivo di povero che nella
forma originaria era povarìno, poi
per sincope di ov è diventato parìno. Ánnema =
anima. La doppia n si spiega con il
fenomeno della geminazione. La e si
deve al fatto che in molti casi la i postonica
italiana passa in aretino ad e, soprattutto
se preceduta da consonante geminata.
Es. manico > mànneco. Pron. ó un ló
védi kóm’è ardóttó, parinó,
règgé l’annéma kó’ dènti, mannékó.
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