GNA LAVORÀ FFÍTT’E
’N GIÓVA
(Bisogna
lavorare molto e non giova). Era una frase ricorrente nella bocca dei nostri
nonni poiché la povertà era dilagante, soprattutto nel mondo contadino dove
il lavoro era tanto e il risultato spesso modesto. Gna = forma aferetica di bisogna, molto usata nell’aretino del
passato. Lavorà = infinito breve di lavoràr. [F]fitt’ = apocope di fìtto
= molto. Quando l’infinito è breve la r della
desinenza si assimila alla consonante che immediatamente segue rf > ff. ’N
= aferesi di un per non. Pron. gna
lavórà ffitt’é ’n gióva.
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