UN CHIÁPPA MÁNCO NI PAGLIÁI
(Non
riesce a centrare nemmeno i pagliai). Il modo di dire probabilmente si
riferiva all’inizio al gioco delle bocce. In questo gioco, quando si doveva ‟tirare
al volo” per colpire la boccia dell’avversario, chi non era molto abile,
mancava quasi sempre il bersaglio e veniva preso in giro e apostrofato con
questa frase. Oggi il modo di dire si usa in senso generico per indicare chi
fallisce qualunque bersaglio. Un =
tipica negazione aretina per non. Chiappà
= è preferito ai verbi italiani prendere, colpire. Il gruppo chia ha suono occlusivo postpalatale
sordo. Mànco = nemmeno. Ni = forma sincopata per nei. Pron. un
čappa mankó ni pagliai. [Nella scrittura con simboli la i non viene trascritta perché compresa nel suono č].
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