CÀNTA, CÀNTA,
VILLÀN DÒRME
(Canta,
canta, il villano dorme). È un modo di dire forse nato in ambiente
contadino, oggi usato nelle circostanze più varie, dato che nella veste
attuale, non ha un senso compiuto. La dizione originaria era infatti càrta cànta, villàn dòrme. Quando gli
accordi tra proprietario e contadino (villan) erano solo orali, nelle dispute
era sempre il contadino ad avere la peggio, quando invece erano messi per
iscritto (carta canta), il contadino poteva dormire sogni tranquilli (dorme)
perché lo scritto non poteva essere confutato. Pron. kanta, kanta, villàn
dòrmé.
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