CO’ LA PACÈNZI’
É LA VASILLÌNA, L’ELEFÀNTE ’NCULÒ LA GALÍNA.
(Con la pazienza
e la vasellina l’elefante sodomizzò la gallina). La frase è sempre usata in
senso metaforico. Significa che con la pazienza e gli strumenti adatti si può
fare una cosa che sembrerebbe impossibile. Pacènzia = la forma apparentemente strana della parola è
probabilmente dovuta al fatto che, nel passaggio dal latino patientia
all’aretino, il gruppo tie ha mutato suono in cie con successiva metatesi di i:
patientia > pacienza > pacènzia.
Vasillìna = la i al posto della e è dovuta al fatto che in aretino la e protonica
italiana passa spesso ad i. Es: delinquente > dilinguènte. ’Nculò = il
verbo inculare è sempre preferito a sodomizzare. Galìna = la mancanza di una l
si spiega con il fenomeno della degeminazione. Pron. kó’ la paȼènzia é la
vaʃillina, l’éléfanté ’nkulò la galina.
Nessun commento:
Posta un commento