venerdì 7 ottobre 2016

di lle divozioni

DÌ LLE DIVOZZIÓNI o L’IMMARÌA

(Dire le preghiere o l’Ave Maria). È una frase espressa in aretino stretto. Nell’immediato secondo dopoguerra la chiesa esercitava ancora un forte potere sul mondo contadino, tanto che la domenica si doveva andare a messa, la sera si recitava il rosario, si passavano in veglia le notti prima della festività importanti e in occasione dei raccolti i frati da cerca venivano a chiedere le decime che non erano più obbligatorie, ma si davano ugualmente. In questo mondo ancora fortemente permeato dalla religione non si poteva fare a meno, prima di coricarsi di di lle divozzióni, cioè recitare le preghiere. = infinito breve di dìr. [L]le = quando l’infinito è breve la r della desinenza si assimila alla consonante che immediatamente segue rl > ll. Divozzióni = preghiere. Il gruppo zio in aretino si pronuncia sempre con la z geminata. La i si spiega con il fatto che in aretino spesso la e protonica italiana passa ad i. Es: cerino > cirìno. Immarìa = è una inspiegabile concrezione di ave Maria. Pron. di llè divózzióni o l’immaria.

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