È ’N FRÉDDO CHE
SE BÙBBELA
(È
tanto freddo chi si trema). È un modo di dire che viene da lontano. Nel passato
le stagioni erano molto più definite, e in inverno nevicava spesso e faceva
molto freddo specialmente nelle case coloniche che erano piene di spifferi. Si
usciva di casa solo per le necessità e di solito tutta la famiglia era riunita
intorno al grande camino dove il fuoco non veniva mai spento. Se = le particelle pronominali in
aretino sono mé, té, cé, sé, vé. Bùbbela
= trema. È una voce onomatopeica tipicamente aretina. Esistono anche le
espressioni è ’fréddo che spèlla, è ’n
fréddo che se càca da rìtti. Pron. è ’n fréddó ké sé bubbéla, ké spèlla, ké
sé kaka da ritti.
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