ÈSSE TTÚTTO
CÙL’E PÉNNE, CÓME L’UCÈLLI DE NÌDO
(Essere
particolarmente fortunato). Si dice di chiunque abbia ottimi risultati e se
ne vanti senza merito alcuno. L’immagine è ripresa dal mondo degli uccelli
dove effettivamente i nati ingrassano perché imbeccati premurosamente dai
genitori. Èsse = infinito breve di èsser. [T]tùtto = quando l’infinito è breve la r della desinenza si assimila alla consonante che immediatamente
segue rt > tt. L’ = forma apocopata dell’antico
articolo li per gli. Ucèlli = la mancanza di una c si spiega con il fenomeno della
degeminazione tipica del dialetto aretino. De
= tipica preposizione semplice aretina per di. Pron. èssé ttuttó kul’é penné
kómé l’uȼèlli dé nidó.
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