venerdì 7 ottobre 2016

esse ttutto cul' e penne

ÈSSE TTÚTTO CÙL’E PÉNNE, CÓME L’UCÈLLI DE NÌDO


(Essere particolarmente fortunato). Si dice di chiunque abbia ottimi risultati e se ne vanti senza merito alcuno. L’immagine è ripresa dal mondo degli uccelli dove effettivamente i nati ingrassano perché imbeccati premurosamente dai genitori. Èsse = infinito breve di èsser. [T]tùtto = quando l’infinito è breve la r della desinenza si assimila alla consonante che immediatamente segue rt > tt. L’ = forma apocopata dell’antico articolo li per gli. Ucèlli = la mancanza di una c si spiega con il fenomeno della degeminazione tipica del dialetto aretino. De = tipica preposizione semplice aretina per di. Pron. èssé ttuttó kul’é penné kómé l’uȼèlli dé nidó. 

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