PE’ LA
SANTISSEM’ANNUNZIÈTA ’L CUCÙL’È A QUARÈTA E SI ANCÓR’ UNN’È VINÙTO O È MÒRTO O
S’È SPIRDÙTO.
(Per
la festa della Santissima Annunziata il cuculo è a Quarata e se ancora non è
arrivato o è morto o si è perso). È uno dei tanto proverbi riferiti al tempo
elaborati dal vecchio mondo contadino. Il cuculo con il suo canto annuncia la
primavera, se non si sente cantare significa che la primavera tarda a venire. Pe’ = forma apocopata di pér. Annunzièta
= Annunziata. È la festa del 25 marzo detta anche ‟Festa dei fiori”. La e si spiega con il fatto che
nell’aretino del passato la a tonica italiana passava ad e aperta. Lo stesso
fenomeno si ha nella parola Quarèta =
Quarata, frazione a pochi chilometri da Arezzo. ’L = forma aferetica dell’artico aretino el = il. Si = è la
congiunzione condizionale aretina per se. In particolare nella successione
italiana se si, in aretino si ha l’inversione della particelle: se si > si se. Unn’ = tipica negazione aretina
per non. Quando la negazione un è
seguita dal vocale si ha la geminazione della n. Vinùto = participio
del verbo vinìre = venuto. Il verbo vinìre in aretino ha una coniugazione
propria (per approfondimenti puoi consultare I verbi nell’uso aretino
dello stesso autore). Spirdùto = è il
participio del verbo aretino spèrdere
= forma intensiva di perdere. Pron. pé’ la santissim’Annunzièta ’l kucul’è a Kuarèta é si ancór’ unn’è vinutó ó
è mortó ó s’è spirdutó.
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