martedì 4 ottobre 2016

pe' la santissem' annunzieta el cucul' è a quareta

PE’ LA SANTISSEM’ANNUNZIÈTA ’L CUCÙL’È A QUARÈTA E SI ANCÓR’ UNN’È VINÙTO O È MÒRTO O S’È SPIRDÙTO.

(Per la festa della Santissima Annunziata il cuculo è a Quarata e se ancora non è arrivato o è morto o si è perso). È uno dei tanto proverbi riferiti al tempo elaborati dal vecchio mondo contadino. Il cuculo con il suo canto annuncia la primavera, se non si sente cantare significa che la primavera tarda a venire. Pe’ = forma apocopata di pér. Annunzièta = Annunziata. È la festa del 25 marzo detta anche ‟Festa dei fiori”. La e si spiega con il fatto che nell’aretino del passato la a tonica italiana passava ad e aperta. Lo stesso fenomeno si ha nella parola Quarèta = Quarata, frazione a pochi chilometri da Arezzo. ’L = forma aferetica dell’artico aretino el = il. Si = è la congiunzione condizionale aretina per se. In particolare nella successione italiana se si, in aretino si ha l’inversione della particelle: se si > si se. Unn’ = tipica negazione aretina per non. Quando la negazione un è seguita dal vocale si ha la geminazione della n. Vinùto = participio del verbo vinìre = venuto. Il verbo vinìre in aretino ha una coniugazione propria (per approfondimenti puoi consultare I verbi nell’uso aretino dello stesso autore). Spirdùto = è il participio del verbo aretino spèrdere = forma intensiva di perdere. Pron. pé’ la santissim’Annunzièta ’l  kucul’è a Kuarèta é si ancór’ unn’è vinutó ó è mortó ó s’è spirdutó.


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