VÉDO ÙNO CACÀRE, CON UN SÀSSO LO
FÀCCI’ARIZZÀRE
(Vedo
uno defecare, con una sassata lo faccio alzare). È un modo di dire molto
strano, in uso nel secondo dopoguerra,
ma ha una sua spiegazione logica. Negli anni cinquanta, sessanta, la
maggior parte delle case coloniche non aveva ancora il gabinetto e per i
bisogni si doveva andare nel campo. Soprattutto i ragazzi, quando vedevano una
persona accovacciata per defecare, si divertivano a lanciarle dei sassi e
naturalmente chi era disturbato nell’espletamento di questa funzione, si
alzava per vedere chi era il molestatore, allora i ragazzini dicevano la frase
in questione. Cacàre = in aretino è
sempre preferito a defecare. Sàsso =
sassata. Arizzàre = la a
iniziale si spiega con il fatto che in alcuni verbi viene premessa una a
prostetica. Es: reggere > areggere,
cominciare > aguminciare. Pron.
védó unó kakaré, kón un sassó ló facci’arizzaré.
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