VÍR’A LÈTTO CO’ LE GALÍNE
(Andare
a letto con le galline). Gli animali entrano spesso nei proverbi e nei modi di
dire popolari. Ciò è dovuto al fatto che nel passato la maggior parte della
popolazione era dedita all’agricoltura e viveva a continuo contatto con gli
animali. In particolare gli animali da cortile erano una fonte di sostentamento
insostituibile. Va anche ricordato che la vita del contadino era ed è ancora
oggi scandita dal sorgere e dal tramontare del sole e che anche le galline
seguono lo stesso ritmo per cui l’accostamento della loro vita a quella
dell’uomo è del tutto legittimo. Vìr’
= forma apocopata del verbo vìre =
andare. Nell’aretino del secondo dopoguerra il verbo andare era presente in tre
forme: ìre, gìre, vìre. Oggi
sopravvive solo la forma ìre. Co’ le = con le e poi per assimilazione
colle, ma in aretino le preposizioni articolate sono sempre pronunciate
staccate e degeminate. Es: dello > de
lo. Galìne = galline. La l mancante rispetto alla forma italiana
si spiega con il fenomeno della degeminazione. Pron. vir’a lèttó kó lé galiné.
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