CONCIÀSSE CÓM’UN
ZALLÀZZERO
(Conciarsi
come un S. Lazzaro). Si usa in senso figurato con vari significati: essere
vestito da straccione, molto sporco, ridotto proprio male. Il modo di dire
deriva da S. Lazzaro, mendicante lebbroso protagonista della parabola di Gesù
‟Lazzaro e il ricco epulone.” Conciàsse
= conciarsi. Quando l’infinito è riflessivo si ha l’assimilazione
rs > ss. Il se si deve al fatto che in aretino le particelle
pronominali sono mé, té, cé, sé, vé. Zallàzzero = S. Lazzaro.
La z si deve al fatto che in aretino
i gruppi italiani ls, ns, rs, sono
sempre pronunciati lz, nz, rz. La
doppia l si deve all’assimilazione,
per una pronuncia più agevole, nl > ll.
Pron. kónciassé kóm’un Zallazzéró.
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