FÀ CCÓME LA
TRÒIA SÉCCA CHE SÓGNA LE GHIÀNDE
Si dice, quasi
sempre con tono ironico, di chi desidera cose che non si può permettere. Fà = infinito breve di fàr. [C]cóme
= quando l’infinito è breve la r della
desinenza si assimila alla consonante che immediatamente segue rc > cc. Tròia
sécca = è una metafora molto colorita per indicare chi desidera troppo. Ghiànde = metafora che identifica
l’oggetto del desiderio. Il gruppo ghia
ha pronuncia occlusiva postpalatale sonora. Pron. fa kkómé la tròia sékka ké
sógna lé ĝandé. [Nella scrittura con simboli la i non viene trascritta in quanto già compresa nel suono ĝ].
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