FÈ LLA
CUCCHIUMÈA
(Conciare
per le feste, ridurre a mal partito). È un modo di dire espresso
in aretino stretto che viene dal lontano passato, oggi poco usato e sostituito
dall’espressione fa lla màsa di
identico significato. Fè = infinito
breve di fèr. [L]la = quando l’infinito è breve la r della desinenza si assimila alla consonante che immediatamente
segue rl > ll. Cucchiumèa = deverbale
da cucchiumàre = sistemare, mettere a
posto, correggere. Il gruppo cchiu ha
suono postpalatale occlusivo sordo. Pron. fè lla kuččumèa, fa lla maʃa. [Nella
scrittura con simboli la i non viene
trascritta in quanto già compresa nel suono č].
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