TE PÌGLI ’L
BRUTTOMÈLE
(Che
ti prenda un malaccio)! È un modo di dire molto spontaneo, espresso in aretino
stretto, molto usato fino a qualche decennio fa, poi sostituito dall’analogo te pìgli ’n càncro, rivolto a chi ci
infastidisce o ci fa un dispetto, un torto, ci arreca un danno. Te =
in aretino le particelle pronominali sono mé, té, cé, sé, vé. Pìgli
= il verbo pigliàre è preferito a
prendere. Bruttomèle = bruttomale. La è si
spiega con il fatto che all’incirca fino agli anni settanta la a tonica
italiana passava in aretino ad e aperta: pàne > pène. Pron. té pigli ’l bruttómèlé.
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